La trappola dei concorsi fotografici. Fate attenzione.

E’ capitato anche a voi di partecipare ad un concorso fotografico e poi ricevere una telefonata per proposte commerciali?

Oggi scrivo questo articolo perché qualche giorno fa mi è successo uno strano episodio e vorrei raccontarvelo, anche se non potrò fare il nome della casa editrice.

Qualche settimana fa ho inviato una fotografia per la partecipazione ad un concorso fotografico al quale era obbligatorio abbinare dei versi poetici all’immagine. L’altro ieri ricevo una telefonata da una dipendente della casa editrice che con modi molto gentili comincia a riempirmi di complimenti e di domande, tra me e me ho pensato:”vuoi vedere che ho vinto il concorso?”, invece no! Dopo un sacco di chiacchiere e salamelecchi mi viene proposto di entrar far parte, come autore, in una collezione di libri fotografici.

A questo punto ho iniziato a sospettare che si trattasse di un servizio a pagamento così ho deciso di chiedere e con fare molto sintetico e approssimativo mi viene detto che ovviamente sarebbe stato necessario versare un piccolo contributo. Incuriosito, anche se non interessato, chiedo di inviarmi tutte le informazioni via mail prima di prendere una decisione.

Qualche minuto più tardi è arrivata la mail che illustrava un servizio, ovviamente a pagamento dal costo di 300€. Praticamente avrei dovuto inviare le immagini alla casa editrice per la stampa in cambio di nulla! Più precisamente, oltre ad offrire VISIBILITÀ‘ (ormai famosissima a noi del mestiere), avrei avuto diritto ad una Royalty del 4-6% per ogni vendita realizzata dalla versione digitale disponibile on line al prezzo di 9,99€.

In poche parole solo per recuperare l’investimento iniziale il volume della collezione avrebbe dovuto realizzare quasi 800 vendite (non poche per una collezione annuale di fotografie di autori quasi sconosciuti e presenti nella collezione solo per aver pagato il contributo).

Subito dopo ho risposto alla mail in modo educato ma facendo chiaramente presente il mio punto di vista.

A questo punto immagino che sia ben chiaro a tutti che pur di non pagare le immagini, da stampare nei loro volumi, attirano fotografi attraverso il concorso così da procurarsi i contenuti gratuitamente e allo stesso tempo proporre offerte commerciali barattando una misera Royalty.

I concorsi fotografici non mi sono mai piaciuti particolarmente ma dopo questa esperienza purtroppo ho perso completamente le speranze in un sistema di giudizio meritocratico. Parliamoci chiaro, probabilmente il vincitore del concorso farà parte della cerchia di fotografi che avranno deciso di pagare la quota per entrar a far parte della collezione fotografica.

Ovviamente questo scritto è solo un mio giudizio e non è basato su alcuna prova ma solo considerazioni personali.